È possibile raggiungere l’eccitazione sessuale tramite precise pratiche. Una di queste è il Bondage che bisogna provare e scoprire per capire quanto sia eccitante la privazione di movimento.
Farsi imbavagliare, legare o bendare suscita delle emozioni molto forti sia a livello mentale che fisico. Il rapporto di fiducia che si genera con il partner, inoltre, aumenta ancor di più l’eccitazione, così da potersi abbandonare in modo totale e raggiungere il massimo del relax e del godimento.
Vediamo, quindi, le migliori tecniche da sperimentare insieme al partner con il quale bisogna sempre parlare per sperimentare e trovare la pratica che più soddisfa le fantasie di entrambi.
La tecnica dei polsi legati
La prima volta che si lega il partner è meglio non imbavagliarlo, così che possa avvisare in caso di estremo dolore o fastidio. Dopo aver acquisito più esperienza, però, è possibile spingersi in tecniche più avanzate che prevedono anche che il partner venga appeso.
Le corde da utilizzare, in questo caso, devono essere morbide e non in materiale plastico. Il partner non va mai lasciato solo e bisogna avere sempre delle forbici vicine in caso di emergenza.
Seguendo i consigli di tanti esperti di questo mondo che è possibile trovare su sadomasoclub.it, che parla di bondage, la procedura da seguire è la seguente: la persona che viene legata deve porre le mani dietro la schiena e i palmi si devono toccare.
Basterà utilizzare una corda di poco più di un metro di lunghezza e fare un cappio da stringere sui polsi. Bisognerà stringere il giusto, fin quando la corda non si sfilerà da sola.
La tecnica della posizione comoda
Nel bondage la persona legata o immobilizzata non deve necessariamente stare comoda. Infatti, è possibile utilizzare un tecnica di legatura che viene chiamata posizione comoda, che immobilizza sia gli arti che il torace.
In questo caso, servirà una corda di circa dieci metri da piegare a metà. Per prima cosa bisognerà passarla dietro al collo del partner, che sarà posizionato in piedi. La corda, dal collo, dovrà passare sotto le ascelle e si procederà incrociandola dietro la schiena per poi passarla in avanti, in prossimità dei genitali.
Dopodiché, la corda deve essere avvolta intorno alla coscia e al polso. Quest’ultimo, però, deve poggiare sulla gamba, con il palmo rivolto verso la coscia. Dopo aver fatto quattro giri, la legatura sarà completa.
La corda non deve essere troppo stretta, ma non deve neanche sfilarsi.
Legare le caviglie del partner
Anche le caviglie del partner possono essere legate. Dopo aver fatto sedere o sdraiare la persona da legare, si potrà mettere in pratica questa semplice tecnica per legare le caviglie, che devono essere una accanto all’altra.
Servirà una corda di circa tre metri da piegare a metà. Dopo aver formato un cappio, questo va stretto alle caviglie, per poi fare un giro al contrario. Anche in questo caso, basterà stringere con la forza necessaria a non far slegare la corda. L’importante è anche stare attenti a non far sovrapporre le corde, che devono essere affiancate, così da non provocare dolore.
La tecnica delle caviglie incrociate
Un’altra tecnica che coinvolge le caviglie è quella della posizione incrociata, molto indicata per chi è alla prime armi con il bondage. Le caviglie del partner sottomesso vanno poste in posizione incrociata e vanno legate seguendo la tecnica spiegata in precedenza per le caviglie affiancate. Bisogna sottolineare che questo tipo di legatura sarà più fastidiosa, ma bloccherà del tutto il partner che non potrà stare più in piedi.